Innovazione e sostenibilità

 

Le recenti innovazioni tecnologiche sono ormai in grado di offrire al pubblico degli impianti alimentati a energia rinnovabile a prezzi più che accessibili, permettendoci di intraprendere con una piccola spesa (e senza incombenze burocratiche) un percorso di risparmio energetico e sostenibilità ambientale

 

Tra queste nuove soluzioni rientra senza dubbio il cosiddetto fotovoltaico plug and play. Ma di che si tratta, esattamente? E quando conviene il suo acquisto? Cerchiamo di vederlo insieme, in sintesi.

 

Fotovoltaico plug and play, che cos’è?

 

Se volessimo riassumere in poche parole l’essenza di un impianto fotovoltaico “plug and play”, potremmo semplicemente definirlo un “fotovoltaico portatile” di dimensioni e potenza minore rispetto a simili sistemi. 

 

In effetti, il suo aspetto è praticamente identico a quello dei normali impianti fotovoltaici, ma a differenza di questi ultimi il plug and play è installabile in spazi molto ristretti, come per esempio il piccolo giardino che abbiamo di fronte casa o il balcone del nostro appartamento

 

Quanto alla sua potenza, per poter rientrare nella categoria il sistema in questione non deve eccedere i 350W. Se invece la sua potenza è compresa tra i 350W e gli 800W, tecnicamente si parla di “piccoli impianti fotovoltaici”.

 

Come installarlo? 

 

L’installazione di un impianto fotovoltaico plug and play è semplice e immediata. Essa non richiede nessun tipo di permesso amministrativo, a parte una comunicazione all’ente distributore (come il GSE) che ne evidenzi l’esistenza, in modo da consentire i controlli di rito al contatore elettrico. 

 

Nel caso di piccoli impianti fotovoltaici, invece, bisognerà inoltre installare un apposito allaccio fisso e non saranno utilizzabili a tal fine le semplici prese casalinghe che utilizziamo di solito per gli elettrodomestici. 

 

Fotovoltaico plug and play, quando conviene?

 

Per valutare la convenienza dell’impianto plug and play, dobbiamo necessariamente partire dal suo prezzo di installazione, ipotizzando un modello di potenza e di qualità media. 

 

Considerando una potenza di 350-400W, normalmente per comprare un pannello e l’inverter pagheremo intorno ai 500 euro, più eventuali spese di installazione. Nel complesso, dunque si potrà calcolare un costo tra i 600 e 800 euro.

 

Come avviene nel caso di molti impianti rinnovabili, sfruttando i bonus e le altre agevolazioni previste dalla legge potremo in ogni caso ammortizzare i costi, che potranno essere rimborsati fino alla metà della cifra iniziale.

 

 

Ma conviene? Dipende. Con un impianto fotovoltaico plug and play, a differenza che con un sistema fotovoltaico “tradizionale” l’energia creata dovrà essere utilizzata subito, dato che in caso contrario  la quantità di elettricità generata in eccesso verrà inevitabilmente condotta nella rete elettrica nazionale, senza che agli utenti venga riservato alcun rimborso.

 

Pertanto, per sfruttare al massimo le potenzialità del fotovoltaico plug and play e poter ottenere da tale impianto il massimo della sua efficienza energetica, dovremo cercare di collegarlo a utenze attive in modo continuo (come per esempio il frigorifero o simili elettrodomestici), in cui il surplus di elettricità verrà ottimizzato. 

 

Non solo, ma per ottimizzare ulteriormente i vantaggi del plug and play è consigliabile anche esporlo verso Sud evitando che eventuali zone d’ombra possano comprometterne la capacità di assorbire la luce solare.

 

I vantaggi del fotovoltaico plug and play

 

Pensate a tutte quelle volte in cui avreste voluto installare un impianto fotovoltaico, ma non eravate convinti per via del costo o dei pochi spazi a vostra disposizione. 

 

In questi casi, se per esempio avete intenzione di alimentare elettrodomestici o altre utenze non eccessivamente potenti, un sistema plug and play si può adattare perfettamente alle vostre esigenze, giungendo a  creare, nelle migliori stime, anche 450 kWh di elettricità nell’arco di dodici mesi.

 

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