FOTOVOLTAICO MONOFASE O TRIFASE

 

QUALE FA AL CASO NOSTRO? 

 

La crescita esponenziale degli impianti fotovoltaici è ormai un fatto incontestabile: sempre più persone, in futuro, sceglieranno infatti di sfruttare questa tecnologia per produrre energia elettrica in modo pulito.

 

Perché rinunciare ad un sistema che, oltre a garantire la piena efficienza energetica, è anche sostenibile dal punto di vista ambientale e (non ultimo) economico? 

 

Detto questo, non tutti gli impianti fotovoltaici sono uguali e per scegliere quello che fa per noi occorre riconoscere le differenze che li distinguono. 

 

Più volte, nel nostro blog, (se sei curioso di scoprire o rileggere gli ultimi aggiornamenti clicca qui ) abbiamo scandagliato gli elementi che distinguono i vari tipi di impianti fotovoltaici.

 

In questo articolo, ci soffermeremo in particolare sulla distinzione tra impianto fotovoltaico monofase ed impianto fotovoltaico trifase

 

Che cosa significano tali denominazioni? E come fare a capire quale dei due è più adatto alle nostre esigenze energetiche? Proviamo a scoprirlo in modo semplice e veloce.

 

Cosa si intende per impianto monofase o trifase?

 

Partiamo da alcune semplici definizioni, che ruotano tutte intorno al circuito elettrico a cui il nostro impianto fotovoltaico si appoggia. All’interno del circuito elettrico, per intenderci, viene trasportata la corrente elettrica alternata che poi alimenterà tutte le nostre normali utenze.

 

Nel dettaglio, un impianto monofase è progettato appositamente per funzionare su un circuito elettrico con una sola “fase” (per fase si intende il cavo attraverso cui passa la corrente nell’impianto), mentre nell’impianto trifase i cavi sono tre.

 

In termini pratici, ciò significa che un sistema trifase è costruito per supportare una tensione elettrica maggiore (400 V contro i 200V di un monofase) ed è dunque più adatto a distribuire l’energia in modo più uniforme.

 

Differenze di utilizzo tra i due impianti

 

Le differenze “strutturali” tra gli impianti monofase e trifase si riflettono anche nei diversi contesti nei quali vengono di solito (ma non sempre) utilizzati.

 

Dato che la corrente monofase è generalmente caratterizzata da una minore tensione, il relativo impianto è particolarmente sicuro e indicato per alimentare le residenze domestiche di piccole dimensioni, fornendo l’energia necessaria a far funzionare i normali dispositivi presenti in un appartamento privato, come per esempio gli elettrodomestici.

 

Tuttavia, proprio la sua limitata tensione non si adatta per l’uso industriale, poiché non è in grado di fornire la potenza necessaria per far funzionare dispositivi e macchinari di notevoli dimensioni di solito presenti in industrie e imprese. In questi casi, a essere usati saranno infatti i sistemi trifase (utilizzati dalle stesse centrali elettriche per creare e distribuire energia elettrica attraverso la rete).

 

Un po’ di numeri

 

Abbiamo appena spiegato in termini generali le principali differenze nell’utilizzo dei due sistemi, che si adattano a contesti differenti (domestico per il monofase e industriale per il trifase).

 

Non è detto, però, che non ci possano essere delle eccezioni. In questo senso, alcune cifre potranno ulteriormente aiutarci a capire quale sia l’impianto fotovoltaico maggiormente adatto a noi.

 

La principale domanda che dobbiamo porci al riguardo è la seguente: di quanta potenza elettrica abbiamo bisogno? Se essa può essere soddisfatta da un contatore intorno a 1,5 / 3 kWp, allora un impianto monofase potrà benissimo assolvere alle nostre esigenze. 

 

Se invece supera i 6 kWp, dovremo necessariamente optare per un trifase. Ciò detto, esistono anche degli inverter trifase pensati per potenze minori ai 6 kWp. 

 

Abitazioni del futuro: un’inversione di tendenza? 

 

In tempi recenti, a detta degli esperti è probabile che i sistemi trifase si moltiplichino anche nelle residenze private, soprattutto nelle abitazioni di nuova costruzione. 

 

Il motivo? La tendenza generale alla quale stiamo assistendo è quella di rendere elettriche tutte le nostre utenze e ciò renderà probabilmente necessaria una maggiore potenza elettrica. Pensate per esempio, tra le altre cose, ai piani cottura, alle pompe di calore o alle pensiline necessarie all’alimentazione delle auto elettriche. 

 

Queste utenze sono in grado di raggiungere picchi superiori ai 6 kW e per evitare i blackout dovuti al sovraccarico energetico è indispensabile scegliere l’affidabilità tipica degli impianti trifase. 

 

Per loro natura, essi sono infatti capaci di distribuire in modo uniforme il carico elettrico: ciascuna fase sarà infatti destinata a utenze diverse.

 

In conclusione…

 

Sia gli impianti fotovoltaici monofase che quelli trifase offrono vantaggi in termini di energia pulita ed efficiente. La scelta dipende dalle esigenze energetiche specifiche e dal contesto di utilizzo. 

 

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