Pensate a un dispositivo in grado di combinare i vantaggi di un condizionatore con il massimo dell’efficienza energetica, che sia per di più capace per sua natura di farvi risparmiare sulla bolletta eliminando inutili sprechi di energia e garantendo comodità e semplicità di utilizzo. Sono queste le caratteristiche principali dei cosiddetti “condizionatori inverter”, dei dispositivi di climatizzazione che ormai da qualche anno stanno divenendo sempre più popolari tra il pubblico, proprio per merito dei vantaggi che vi abbiamo accennato.
In questo articolo, vi spiegheremo in sintesi le informazioni principali sui condizionatori inverter: quali sono le differenze rispetto ai loro omologhi “normali”, come funzionano, quanto costano e quali sono i vantaggi del loro acquisto.
Condizionatori Inverter e tradizionali: le differenze
Esteticamente quasi identico a un normale climatizzatore, il condizionatore inverter ha alcune peculiarità che lo rendono di gran lunga più efficiente. Per spiegare in concreto cosa si intenda quando si parla di condizionatore inverter bisogna dunque partire da questa circostanza, ovvero dalla sua principale differenza con i condizionatori tradizionali.
Questi ultimi sono infatti generalmente dotati di un sistema cosiddetto “binario” (accensione/spegnimento) molto elementare, basato su una “potenza erogata fissa”, in modo da raggiungere il prima possibile la temperatura che abbiamo impostato. Una volta acceso il dispositivo, questo lavorerà al massimo della sua potenza, spegnendosi non appena ha climatizzato l’ambiente e ripartendo poi al pieno della sua capacità quando la temperatura stessa si discosta da quella impostata.
Il procedimento appena descritto implica però una notevole inefficienza dal punto di vista energetico, visto il dispendio di energia non indifferente, che si ripercuote inevitabilmente sul “peso” della nostra bolletta.
Al contrario, un condizionatore inverter è progettato apposta per evitare l’inconveniente appena descritto. Come? Modulando la potenza che eroga e adattandola non solo alla temperatura da noi impostata, ma anche a quella dell’ambiente.
Quando la raggiunge, a differenza dei condizionatori tradizionali, il dispositivo non si spegne, ma rimane acceso, attivando automaticamente la modalità di risparmio energetico con lo scopo di mantenere costante la temperatura voluta.
È qui che viene in soccorso l’inverter, ovvero un apparecchio sistemato nel motore del condizionatore che ha il preciso compito di regolare tra loro potenza e temperatura. Com’è intuibile, ciò si ripercuote inevitabilmente sui consumi, che diminuiranno drasticamente.
Funzionamento e tipologie dei condizionatori inverter
Abbiamo appena spiegato come il condizionatore inverter si avvalga di un meccanismo “modulante”. Tale meccanismo è attivato da una centralina elettrica, che a sua volta attiva il compressore, incaricato di creare poi aria calda o fredda rilasciando la potenza necessaria per arrivare alla temperatura stabilita.
In altri termini, il compressore viene gestito ricalcando esattamente le necessità energetiche dell’ambiente da climatizzare. Un altro elemento fondamentale è l’inverter, che agisce quando si perviene alla temperatura impostata, rimodulando il funzionamento del dispositivo in modalità di risparmio energetico senza utilizzare ulteriore energia.
Esistono due tipi di condizionatori inverter, differenziati in base al rapporto tra unità esterne e interne:
- I Monosplit, che hanno un’unità esterna collegata a un’unica unità interna;
- I Multisplit, costituiti da una sola unità esterna collegata a più unità interne (di solito due).
Quanto costa un condizionatore inverter?
Data la sua maggiore complessità tecnologica, un condizionatore inverter ha un costo superiore rispetto ai suoi competitor tradizionali, anche se nel corso degli anni esso si è ridotto notevolmente per via della sua sempre più ampia diffusione.
La differenza di prezzo rispetto ai condizionatori tradizionali si è dunque assottigliata sempre più, rendendo ancora più conveniente la sua installazione. Nel concreto, il prezzo dipende da molteplici fattori, tra cui marchio e potenza, ma in generale esso varia da duecento a seicento euro. Alla cifra in questione vanno aggiunte le spese di installazione.
Perché comprare un condizionatore inverter?
Il motivo principale che rende conveniente l’acquisto di un impianto di condizionamento inverter è senza dubbio legato ai minori consumi di energia. Nel dettaglio, se confrontato ai condizionatori tradizionali, tale dispositivo permette un risparmio di elettricità intorno al 30%-40%. Una percentuale non indifferente, soprattutto in tempi di crisi energetica, caratterizzata dai recenti aumenti del costo dell’energia.
Ma oltre al dato prettamente economico, esistono anche altre ragioni per investire in questa tecnologia, che riguardano per esempio la sua durata nel tempo e la relativa manutenzione. In generale, la stessa natura “modulante” di un condizionatore inverter gli permette di durare di più e di subire in misura minore i danni derivanti dall’usura del tempo.