Pulizia pannelli fotovoltaico: come farla?

Vi abbiamo raccontato più volte come l’impianto fotovoltaico abbia notevoli vantaggi, dal risparmio energetico alla sostenibilità ambientale, passando per la durata, che permette di usufruirne per molti anni mantenendo prestazioni alte per tutta la sua “vita”. Malgrado la resistenza dei materiali con cui sono costruiti, i pannelli che compongono l’impianto sono esposti direttamente a fenomeni climatici che ne riducono l’efficienza nel corso degli anni. 

 

Eventi come pioggia, vento e polvere, soprattutto se ripetuti nel tempo, sono infatti capaci di rovinare i moduli compromettendo la loro capacità di creare energia elettrica. Nei casi più gravi, la diminuzione può raggiungere anche il 50% in tempi relativamente brevi (per esempio in presenza di fenomeni meteorologici particolarmente intensi). 

 

Qual è dunque la soluzione? Semplice, basta pulirli. Nel seguente articolo, vi spiegheremo in sintesi come pulire al meglio i vostri pannelli fotovoltaici evitando gli imprevisti, attraverso una serie di facili consigli.

 

Quante volte pulire l’impianto fotovoltaico?

 

Un impianto fotovoltaico ha una vita di almeno dieci/venti anni e nell’arco di tale periodo va pulito ogni sei mesi, di solito durante la stagione primaverile o autunnale. Non è un caso: proprio in quei mesi, le piante producono pollini e perdono foglie o altra vegetazione. Tutti elementi che sono per loro natura in grado di sporcare maggiormente i pannelli. 

 

Ma rendersi conto del livello di sporcizia non è solo una questione visiva: oltre a osservare con i nostri occhi macchie e aloni sui pannelli, possiamo accorgercene anche indirettamente, monitorando la produzione di energia registrata dal nostro contatore elettrico. Per sua natura, se si escludono guasti di altra natura, un dato del genere può essere il sintomo più evidente di un impianto sporco.

 

Nel dettaglio, basterà leggere i dati relativi non solo all’energia prodotta e consumata, ma anche a quella immessa nella rete. Dopodiché, dovremo stilare uno schema potendo così effettuare una media da “spalmare nel corso dei mesi” e verificare se c’è stato un calo di prestazioni, condizione necessaria per effettuare la pulizia.

 

In che modo pulire i pannelli?

 

Chiariamo subito una cosa: a prendersi carico della manutenzione dell’impianto sono di solito delle imprese specializzate, formate da professionisti in possesso di competenze e strumentazione adeguata. Oltre a risparmiare tempo e fatica, uno dei maggiori vantaggi della pulizia effettuata da professionisti riguarda tra l’altro l’esame certosino del cablaggio e del circuito elettrico, sul cui funzionamento corretto è sempre bene effettuare verifiche il più possibile accurate. 

 

 

Fatta questa premessa, quando la situazione non lo richiede (per esempio i pannelli sono posti a grandi altezze in luoghi dall’accesso pericoloso) è comunque possibile effettuare una pulizia anche senza l’intervento dei professionisti, purché si seguano alcune regole elementari evitando di danneggiare l’impianto

 

  • In primo luogo, è necessario utilizzare delle spazzole o dei panni adatti a eliminare meglio le impurità senza compromettere la superficie dei moduli (progettata appositamente per “assorbire” energia solare). 
  • In aggiunta, nel caso il sudiciume fosse particolarmente persistente, possiamo persino utilizzare dell’acqua, purché sia demineralizzata. Il vantaggio dell’acqua ionizzata è evidente: oltre a eliminare il calcare, essa non lascia residui, mentre il normale utilizzo di acqua corrente e di detergenti può danneggiare i moduli.
  • Un altro dettaglio, che può sembrare a prima vista banale ma che in realtà può fare la differenza, riguarda il momento in cui decidiamo di effettuare tali operazioni di pulizia: gli esperti consigliano di completarle la mattina presto, in modo che la brina “ammorbidisca” lo sporco che ricopre la superficie rendendo più facile la sua rimozione. 

 

Kit e prezzi per la pulizia dei pannelli

 

Se abbiamo intrapreso la strada del “fai da te”, un consiglio importante per la pulizia dei pannelli fotovoltaici è quello di usufruire dei numerosi kit in commercio. Essi sono di solito dotati di un tubo, un’asta, una spazzola con diversi tipi di setole e adattatori vari.

 

A seconda degli attrezzi presenti il loro prezzo varia, ma in genere è abbordabile (nei casi di prodotti di alta qualità, si possono raggiungere cifre intorno ai quattrocento euro, ma la media è molto minore, soprattutto se siamo in possesso di un impianto piccolo che per sua natura non necessita di grande manutenzione). 

 

Se invece si decide di affidarsi a degli esperti della pulizia, il costo delle operazioni va calcolato al metro quadrato (m²), variando dunque in base alla superficie coperta dai pannelli (si va dai 50 al 2 euro al m²). A ciò, vanno aggiunti eventuali extra derivanti dalla specifica posizione dell’impianto.

 

 

Nel caso quest’ultimo sia posto in un’area complicata da raggiungere (come per esempio un solaio particolarmente alto), i pulitori dovranno infatti usare delle attrezzature apposite, come dei bracci automatici, e il prezzo al m² potrà aumentare fino a 20-30 euro. 

 

Per avere un’idea più chiara di quanto possa costare mediamente una pulizia professionale, tenete conto che per un impianto da 1 kW a 20 kW può essere pulito pagando dai cento ai duecento euro, mentre per potenze maggiori (fino a 40 kW) si può arrivare a sfiorare i trecento euro.

 

Per qualsiasi informazione relativa alla pulizia del tuo impianto fotovoltaico, non esitare a contattare A29. I nostri professionisti saranno a tua completa disposizione e potranno indicarti la soluzione migliore per prenderti cura del tuo impianto.