Reddito Energetico: di che si tratta? 

Il Reddito Energetico è un supporto finanziario creato per il periodo 2024/2025 dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e diretto a sostenere le famiglie o i singoli cittadini.  L’obiettivo è l’aumento dell’efficienza energetica delle loro abitazioni e la riduzione dei costi legati ai consumi di energia, che viene raggiunto attraverso un apposito fondo (stanziato nel più ampio ambito del programma di transizione energetica incentivato dal governo). Lo scopo del fondo è il finanziamento di una serie di spese dirette all’efficientamento energetico delle abitazioni.

 

Chi ne può beneficiare?

Il sostegno offerto dal Reddito Energetico è diretto in modo specifico a nuclei familiari o ai privati cittadini che intendono portare avanti interventi volti all’ottimizzazione dell’uso dell’energia nelle proprie abitazioni, attraverso l’installazione di pannelli solari. In particolare, è pensato per coloro che potrebbero incontrare difficoltà economiche nell’affrontare queste spese.

Nel dettaglio, la normativa del ministero specifica che i beneficiari del reddito energetico devono avere i seguenti requisiti:

  • Reddito ISEE non superiore a 15.000 euro annuali. Nel caso di nuclei familiari numerosi (con quattro o più figli a carico), la soglia si alza a 30.000 euro annui;
  • Gli impianti fotovoltaici che possono ricevere un sostegno finanziario in forma di contributo in conto capitale, devono essere installati su tetti, superfici, aree o spazi adiacenti di proprietà del richiedente, o in ogni caso assicurando che questi possieda un valido diritto reale di utilizzo su tali luoghi.
  • È escluso l’accesso alle agevolazioni per chi installa impianti al fine di adempiere all’obbligo di integrazione delle fonti rinnovabili negli edifici, come previsto dal decreto legislativo del 8 novembre 2021, n. 199.

Infine, ogni richiedente può avanzare un’unica domanda (o una per nucleo familiare), e può ricevere il reddito una sola volta.

 

Per quali interventi? 

Ai sensi della normativa ministeriale, gli interventi ammissibili per l’ottenimento delle agevolazioni sono i seguenti:

  •  L’installazione di impianti fotovoltaici per l’autoconsumo;
  •  Tali impianti devono essere collegati a utenze di consumo che abbiano un contratto di fornitura di energia elettrica, in possesso del richiedente o di un membro del nucleo familiare indicato nell’ISEE;
  • Le agevolazioni richiedono inoltre che una parte dell’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico sia destinata all’autoconsumo per almeno dieci anni e includono servizi come la polizza multi-rischi, manutenzione e monitoraggio delle performance dell’impianto;
  • Le utenze ammissibili sono legate a unità immobiliari di residenza anagrafica, escludendo determinate categorie catastali e richiedendo, come già accennato, che gli interventi siano effettuati su coperture, superfici o spazi del richiedente;
  • Gli impianti devono rispettare requisiti tecnici specifici e avere una potenza nominale compresa tra 2 kW e 6 kW, in conformità alla potenza disponibile al momento della richiesta.

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