INVERTER FOTOVOLTAICO 

NATURA, DURATA E CONSIGLI PER UNA SUA CORRETTA MANUTENZIONE

 

Uno dei grandi vantaggi di installare un impianto fotovoltaico è la sua durata: rispetto ad altri tipi di impianti, esso è infatti in grado di mantenere eccellenti prestazioni energetiche anche nel lungo periodo, richiedendo una minore manutenzione da parte nostra. 

Ciò non vuol dire, tuttavia, che essa sia inutile: anzi, nel corso del tempo effettuarla correttamente è essenziale per usufruire al massimo delle potenzialità offerte dai sistemi fotovoltaici. 

 

Attenzione però: a incidere nella “vita” dell’impianto non sono solo i pannelli (o moduli), ma anche il cosiddetto inverter, ovvero il dispositivo incaricato di trasformare la corrente continua creata dai pannelli stessi in corrente alternata, fruibile per l’utenza quotidiana. 

Mentre i moduli possono tranquillamente avere una durata ventennale, gli inverter durano generalmente di meno. Per questo, al fine di evitare che la loro vita si accorci è necessario adottare dei piccoli accorgimenti, che vi spiegheremo in termini semplici e chiari nel presente articolo.

Che cos’è esattamente un inverter?

Prima di iniziare, è opportuno capire cosa sia un inverter. Il suo ruolo principale l’abbiamo già accennato: effettuare la trasformazione della corrente continua in corrente alternata. 

Nel dettaglio, per svolgere tale compito, l’inverter si articola in diversi componenti, tra cui un controllore di potenza (che garantisce una produzione stabile di energia), un sistema di raffreddamento (che dissipa il calore generato durante la conversione di energia), un’ interfaccia di comunicazione (con cui possiamo facilmente monitorarlo anche da remoto ed estrapolare i dati sulla produzione di energia). Nel complesso, il suo esteriore è quello di un quadro elettrico contenuto in una scatola metallica. 

Quanto dura un inverter?

Per calcolare la specifica durata dell’inverter, dobbiamo far riferimento a una serie di fattori, tra cui la loro qualità e la loro potenza. I “micro-inverter”, per esempio, sono diversi dagli inverter tradizionali perché legati ai singoli moduli (convertendo così la corrente in modo più immediato), e dunque sono più longevi e hanno una durata che può eccedere i vent’anni. 

In generale, però, mentre i moduli hanno una vita che raggiunge e spesso supera i venti anni, gli inverter durano generalmente la metà (dieci anni). 

Manutenzione: pochi consigli pratici da ricordare

Una volta chiarita la natura e il funzionamento dell’inverter, possiamo passare a dei consigli pratici per la sua manutenzione. Si tratta di accorgimenti semplicissimi, che richiedono pochissimo tempo.

Pulizia, prima di tutto

Gli inverter presentano una serie di filtri, utili ad aspirare l’aria, che potrebbero essere soggetti a malfunzionamento se troppo impolverati. La loro pulizia è dunque essenziale: si consiglia di eliminare la polvere, quando possibile. 

Una volta ogni dodici mesi sarebbe poi necessario contattare uno specialista in grado di verificare il loro “stato di salute” generale.

Installateli in un luogo adatto

A differenza dei moduli, che devono necessariamente essere posti al sole per produrre energia elettrica, quando si parla di inverter è:

  • indispensabile evitare inutili e dannosi riscaldamenti
  • è opportuno metterli al riparo dal sole o da altri fonti eccessive di calore
  • scegliete una zona priva di umidità 
  • posizionati gli inverter in una distanza di sicurezza da altri oggetti che potrebbero compromettere il funzionamento

 

Controllate l’interfaccia

Come abbiamo già accennato, tra i componenti dell’inverter figura anche un interfaccia elettronico con il quale possiamo controllarne alcune funzionalità. Si tratta, in sostanza, di un display, che tuttavia, in certi casi, potrebbe presentare dei cosiddetti “codici di errore” o delle spie anomale. 

È quindi necessario vedere se essi sono presenti, e nel caso, chiamare tempestivamente un tecnico per risolvere eventuali anomalie, proprio come facciamo con la nostra automobile quando vediamo delle spie che attraggono la nostra attenzione.

Scegliete elettrodomestici di classe alta

L’inverter è dotato di sistemi di accumulo (batterie). La loro durata non è prestabilita a priori ma dipende, tra le altre cose, dagli elettrodomestici che decidiamo di installare nella nostra abitazione. 

Perché la batteria duri al massimo, essi dovranno essere efficienti dal punto di vista energetico. Un consiglio generico (ma non per questo inutile) è quello di scegliere elettrodomestici efficienti dal punto di vista energetico (che abbiano dunque una classe dalla A in sù), in modo da ridurre gli sprechi e ottimizzare le potenzialità della batteria dell’inverter.

Ti è piaciuto questo articolo? Segui il nostro blog per essere sempre aggiornato sulle energie rinnovabili!