Sistema ibrido: una soluzione innovativa

Il Sistema ibrido rappresenta una delle soluzioni più innovative ed efficienti sul mercato, permettendoci di soddisfare al meglio le nostre esigenze di riscaldamento degli ambienti e dell’acqua calda sanitaria. Come? Attraverso la combinazione di tecnologie e fonti energetiche diverse, che possiamo comodamente scegliere a seconda dei nostri bisogni particolari.

 

Nello specifico, solitamente l’impianto in questione abbina la caldaia a condensazione, alimentata da un combustibile fossile (gas o gpl) e una pompa di calore (sostenuta da una fonte rinnovabile). Ciò implica la presenza di due generatori di calore e ci consente di attivare alternativamente quello che riteniamo di volta in volta più conveniente o addirittura di avviarli entrambi.

 

Oltre a essere sostenibile, affidabile e sicuro, rispetto ad altri tipi di riscaldamento l’impianto ibrido è dotato di una efficienza energetica del 35% superiore, una circostanza che si ripercuote in modo significativo sulla nostra bolletta, garantendo cospicui risparmi. La sostenibilità ambientale ed economica degli impianti ibridi ha permesso loro di godere di numerose agevolazioni e incentivi statali, tra cui il Conto Termico 2.0., l’Ecobonus 50-65% e il Superbonus 110%. Nei paragrafi successivi, oltre a spiegarvi come funziona, elencheremo i vantaggi e i costi degli impianti ibridi, insieme ai criteri per scegliere quello che fa per voi.


Sistema ibrido, come funziona e quanto rende

Il principio su cui si basa l’impianto ibrido, che come abbiamo spiegato alterna il funzionamento della caldaia a condensazione con quello della pompa di calore, è per sua natura in grado di raggiungere rendimenti energetici molto elevati rispetto ad altri sistemi di riscaldamento concorrenti.
Tale circostanza è dovuta al fatto che il suo sistema di azione è connesso alle temperature esterne, consentendo di volta in volta di attivare la soluzione più efficiente. In particolare:

  • La pompa di calore entra in azione in presenza di temperature non eccessivamente basse (di solito superiori ai 6-7 °C);
  • Al contrario, la caldaia a condensazione viene attivata nel caso le condizioni meteo siano più rigide;
  • Oltre a poter funzionare da sola, a determinate condizioni la caldaia può anche essere attivata combinazione ibrida con la pompa di calore.

Ma come fare a conoscere nel dettaglio il rendimento energetico del nostro impianto ibrido? Semplicemente, dovremo fare riferimento a due indici, definiti Energy Efficiency Ratio (EER) e Coefficient Of Performance (COP), il cui valore deve essere indicato dall’azienda produttrice e può essere agevolmente verificato. In linea generale, se entrambi gli indici superano il valore 3, vuol dire che ci troviamo di fronte a un impianto di ultima generazione. A fronte del consumo di un kWh di elettricità, la pompa di calore produrrà infatti un calore superiore a 3 kWh, garantendo un eccellente rendimento energetico.


Sistemi ibridi: quali sono i vantaggi?

Malgrado gli impianti ibridi siano poco conosciuti dal grande pubblico rispetto ad altri sistemi di riscaldamento, essi costituiscono ormai una tecnologia all’avanguardia, sicura e affidabile.

 

Il loro principale vantaggio può essere riassunto due semplici parole: flessibilità ed efficienza. Oltre a essere ecosostenibile e a consentire, come abbiamo visto, un maggiore rendimento energetico, gli impianti ibridi permettono infatti di proteggersi di fronte a eventuali fluttuazioni dei prezzi delle varie fonti energetiche, risparmiando notevolmente in bolletta. Una qualità, questa, particolarmente utile in questo momento storico, caratterizzato dai rincari nel costo dell’energia degli ultimi tempi.

 

Non solo, ma la presenza di due generatori mantiene un funzionamento costante del nostro impianto anche nel caso uno dei due subisca dei guasti. Molti impianti ibridi sono inoltre dotati di un sistema smart, in grado di attivarsi automaticamente per ottenere le prestazioni migliori a seconda delle circostanze. L’ibrido può infine prendere il posto della nostra vecchia caldaia, allacciandosi all’impianto già esistente.


Quanto costa un sistema ibrido?

A fronte di tali indubbi vantaggi, che lo rendono uno dei sistemi più versatili in circolazione, l’impianto ibrido ha tuttavia costi di installazione più elevati. Le spese iniziali possono oscillare dai 4.000 ai 12.000 euro, ma consentono di avere impianti di ultima generazione e di alta qualità, comprendendo anche montaggio e manodopera (che spesso richiede l’intervento di elettricisti e idraulici).

 

I costi che vi abbiamo appena ricordato possono in ogni caso essere ridotti notevolmente nel caso si decida di usufruire delle misure di incentivazione statale disponibili per questo tipo di impianto. Tra questi, l’Ecobonus 65%, il Conto Termico 2.0, il Bonus ristrutturazioni e il Superbonus 110%.


Come sceglierlo?

Decidere di installare un impianto ibrido, date le spese superiori a quelle di altri sistemi, significa ponderare un investimento a lungo termine. Per questa ragione la scelta va attuata in modo accorto al fine di ottenere un ritorno economico che compensi a pieno i costi iniziali di installazione.

 

Oltre a una conoscenza specifica dei numerosi modelli in commercio e del loro rapporto qualità prezzo (che può variare sensibilmente a seconda del marchio), affidarsi a questa innovativa tecnologia implica una valutazione completa della propria situazione energetica, che potrà essere attuata nel modo migliore solo con l’ausilio di professionisti specializzati. Effettuare una diagnosi energetica è dunque la prima mossa per valutare a monte se questo tipo di impianto è effettivamente adatto ad aumentare il nostro comfort abitativo.