Pompe di calore: comode ed efficienti

Climatizzare in modo adeguato gli ambienti in cui viviamo o lavoriamo tutto l’anno è stata sempre un’esigenza imprescindibile al fine di raggiungere il massimo comfort abitativo. Per aumentare la nostra qualità di vita è indispensabile che essi siano adeguatamente riscaldati o raffreddati attraverso sistemi efficienti, tali da consentirci di risparmiare e non disperdere inutilmente energia.

 

Rispetto agli impianti di riscaldamento tradizionali, le pompe di calore offrono una soluzione tra le più comode ed efficienti: sono infatti generalmente facili da installare e producono energia in quantità molto maggiore a quella impiegata (caratteristica che le rende per loro natura ecosostenibili). In termini pratici, le qualità che abbiamo appena menzionato si traducono in una riduzione delle spese e dei consumi e in performance energetiche elevate, portando così alla piena soddisfazione delle proprie esigenze di climatizzazione in qualsiasi tipo di ambiente.

 

Per tali ragioni, in Italia il mercato delle pompe di calore è in costante crescita e questo tipo di impianti è oggetto di numerosi incentivi statali (tra cui il Superbonus 110%, l’Ecobonus 65% e il Conto Termico 2.0) che ne rendono particolarmente vantaggiosa l’installazione.

 

Nei prossimi paragrafi, vi spiegheremo come funziona una pompa di calore, quali sono le sue principali caratteristiche e come scegliere la più adatta a voi.


Come funziona una pompa di calore

Le pompe di calore sono dispositivi alimentati elettricamente (e in alcuni casi a gas) in grado di produrre aria o acqua calda o fredda attraverso il fenomeno del ciclo termodinamico. Quest’ultimo consiste nell’estrarre energia termica dall’ambiente esterno per poi rilasciarla sotto forma di riscaldamento tramite un’apparecchiatura definita “scambiatore di calore”.

 

In sintesi, la pompa assorbe l’energia servendosi di un fluido termovettore e quando questa è stata assorbita, subisce in seguito una compressione che ne alza la temperatura cedendola all’impianto di riscaldamento.

 

Per rendere più chiaro il funzionamento di una pompa di calore basta paragonarlo a quello del frigorifero, basato sul cosiddetto “ciclo del freddo”. A differenza di quanto avviene in quest’ultimo, però, la pompa agisce tramite un procedimento opposto: mentre il frigorifero estrae energia termica dall’interno per poi espellerla all’esterno, la pompa di calore la cattura dall’esterno per portarla in un ambiente chiuso a una temperatura stabilita.


Tipologie

Le pompe di calore si possono distinguere in varie tipologie sulla base di criteri differenti. Come abbiamo già anticipato, a seconda della loro fonte di alimentazione esse possono essere elettriche (o a compressione) o a gas (ad assorbimento).

Le prime sono molto più comuni (ne esiste un’ampia varietà di modelli) e di solito vengono preferite a livello residenziale in quanto semplici da installare, economiche, sicure e affidabili.
Oltre alla fonte di alimentazione, un ulteriore criterio di distinzione tra le pompe di calore è quello relativo alla sorgente energetica utilizzata.

In questo senso, possiamo distinguere tra:

  • Pompe di calore aria-aria, quando l’energia termica viene tratta dall’aria esterna venendo poi trasportata all’interno per climatizzare l’ambiente. Si tratta dei cosiddetti condizionatori d’aria, generalmente divisi in due unità, di cui una posta all’esterno dell’edificio;
  • Pompe di calore aria-acqua, nel caso in cui, pur traendo l’energia dall’aria esterna, essa venga poi utilizzata per il riscaldamento dell’acqua. In particolare, questo tipo di impianto può essere usato per scaldare l’acqua sanitaria o essere combinato con termosifoni, impianti a pavimento o solari;
  • Pompe di calore acqua-acqua, quando l’energia viene estratta dall’acqua di falda e in seguito usata per riscaldare l’acqua;
  • Pompe di calore acqua-aria e terra-acqua, nelle quali l’estrazione del calore avviene dal sottosuolo. Nel primo caso, dall’acqua di falda esso viene in seguito trasferito all’aria di un ambiente, nel secondo, il calore del terreno (solitamente a una profondità che va da 1 a 4 metri) viene usato per il riscaldamento dell’acqua.

Come orientarsi?

Data l’ampia varietà di pompe di calore in commercio, una volta individuata la tipologia che fa al caso nostro bisognerà tenere conto di una serie di ulteriori fattori, utili a calibrare la nostra spesa.

Ecco due dei più comuni:

  • L’ampiezza e le condizioni climatiche dell’ambiente in cui decidiamo di installare la pompa di calore;
  • Il contesto in cui intendiamo utilizzarla (a casa, in ufficio o in altri contesti particolari) che può comportare importanti differenze nei modelli e nella struttura della pompa stessa.

Questione di taglia

Se ci soffermiamo sulle pompe di calore più comuni, quelle elettriche specifiche per la climatizzazione, un altro dei principali fattori da considerare è la potenza.
In particolare, gli impianti in questione possono essere:

  • Di piccola potenza, congeniali per ambienti di grandezza molto limitata e che si aggirano intorno ai 2 kW;
  • Di media potenza, in genere costituiti da apparecchi tra i 10 ai 20 kW e dunque efficaci anche nella climatizzazione di più ambienti;
  • Di grande potenza, di più di 20 kW e adatti a essere installati in aree generalmente più vaste della singola abitazione (per esempio esercizi commerciali).

Gli impianti di piccola o media potenza possono essere inoltre Monoblocco o Split, a seconda che tutte le parti dell’impianto siano raggruppate in un unico blocco o che siano invece separate in un’unità interna e un’unità esterna. In generale, le pompe di calore di grande potenza necessitano di una progettazione più articolata e sono costituite da ulteriori diverse componenti.

 

Scegliere la pompa di calore non è un procedimento immediato, ma richiede una riflessione ponderata. I professionisti di A29 sapranno guidarvi al meglio nell’acquisto e nell’installazione della pompa di calore che più si addice a voi.