Caldaie a condensazione: Economiche e funzionali

Per chi cerca una soluzione pratica, efficiente e a costi contenuti per riscaldare l’acqua del suo impianto di riscaldamento o l’acqua sanitaria, la caldaia a condensazione rappresenta una delle alternative più comuni sul mercato.

 

La sua ampia diffusione tra il pubblico lo dimostra e d’altronde i vantaggi, rispetto a una tradizionale caldaia a gas, sono molteplici, dall’affidabilità alla maggiore sostenibilità ambientale. Non solo, ma se confrontata alle soluzioni tradizionali, una caldaia a condensazione ci permetterà di risparmiare sui costi in bolletta fino al 30% e può essere installata in combinazione con altri tipi di impianti, come il solare termico.

 

Per comprendere in termini pratici i suoi principali punti di forza, basta pensare al suo meccanismo di funzionamento: a differenza che nelle normali caldaie a gas, questo è infatti incentrato sul recupero energetico del calore presente nei fumi di scarico (che avviene sfruttando la condensazione del vapore acqueo), evitando così che l’energia venga dispersa nell’atmosfera, garantendo un rendimento energetico di gran lunga più elevato e un notevole risparmio nei costi di gestione.

 

Non è un caso che dal settembre del 2015 le norme ambientali dell’Unione Europea (nello specifico la cosiddetta “normativa Erp”) abbiano spinto i produttori a immettere sul mercato solo questo tipo di caldaie e che la loro installazione sia oggetto di una serie di incentivi e bonus statali.

 

Di seguito, dopo aver spiegato il loro funzionamento e descritto le tipologie attualmente esistenti in commercio, vi guideremo nella scelta della caldaia a condensazione ideale per voi.

 


Funzionamento e componenti delle caldaie a condensazione

Il funzionamento delle caldaie a condensazione ruota tutto intorno al riutilizzo totale del calore creato dalla combustione del gas con cui è alimentata. Nel dettaglio, dopo che è avvenuta la combustione, i fumi di scarico generati vengono riportati allo stato liquido tramite il fenomeno della condensazione e il calore tornerà al radiatore, che potrà riscaldare nuovamente l’acqua.

 

Per garantire i passaggi appena descritti, la caldaia a condensazione consta di una serie di componenti. I tre principali sono:

  • Il bruciatore, di solito costruito in acciaio, è la parte dove avviene la combustione del gas e da cui quest’ultimo viene incanalato nell’impianto;
  • Lo scambiatore di calore (monotermico o bitermico a seconda che abbia uno o due attacchi) è anch’esso in acciaio e il suo compito è quello di riscaldare l’acqua, la quale viene poi immessa nel circolatore per raggiungere i termosifoni o i rubinetti sanitari;
  • Il circolatore è l’elemento che permette la circolazione dell’acqua calda nel circuito idraulico di riscaldamento. Una volta che si è raffreddata, l’acqua torna indietro tramite la cosiddetta “tubazione di ritorno”.

Tipi di caldaie a condensazione

Le caldaie a condensazione possono essere distinte sulla base di una serie di caratteristiche, prima fra tutte la potenza, che per gli impianti casalinghi oscilla dai 12 ai 35 kW. Generalmente, la caldaia può essere collocata sia dentro che fuori un’abitazione, anche se la prima soluzione è senza dubbio quella che garantisce la maggiore comodità e sicurezza, evitando che il dispositivo si deteriori per effetto degli agenti atmosferici. Un’altra distinzione fondamentale riguarda le dimensioni e le modalità di installazione delle caldaie a condensazione. In tal senso, distinguiamo tra:

  • Le caldaie murarie, che hanno dimensioni minori e sono fissate alla parete (per esempio in nicchie e altre cavità), adattandosi anche a stanze più piccole e potendo essere facilmente “nascoste”, riducendo il loro impatto estetico;
  • Le caldaie a basamento, che sono invece poste liberamente sul pavimento. A fronte di una occupazione maggiore di spazio, essendo più grandi, queste ultime hanno anche una capacità molto superiore rispetto a quelle murarie.

In base al combustibile utilizzato, le caldaie a condensazione si distinguono anche in:

  • Caldaie a metano, molto più diffuse perché allacciabili alla propria rete di distribuzione;
  • Caldaie a GPL, in cui il combustibile ha invece bisogno di appositi serbatoi di stoccaggio.

Entrambi i tipi di caldaie in questione hanno pressoché gli stessi rendimenti energetici.


Quanto si risparmia con una caldaia a condensazione?

Abbiamo già accennato alle ampie possibilità di risparmio energetico connesse all’installazione di una caldaia a condensazione, per sua natura versatile e abbinabile a una serie di impianti diversi tra loro. In particolare, la sua efficienza complessiva è legata al tipo di impianto al quale è connessa.

 

Se collegata a un impianto a pavimento radiante (che necessita di temperature relativamente basse, tra i 25 e i 30 gradi) essa è in grado di farci risparmiare fino al 30% sui costi energetici, mentre se connessa a un impianto solare il suo risparmio si attesta intorno al 20%. L’integrazione all’impianto di riscaldamento classico (che richiede per sua natura temperature più elevate, fino a 80 gradi), comporta un abbattimento delle spese che può raggiungere all’incirca il 10-20%.


Quale scegliere?

Data la loro amplissima disponibilità sul mercato, è possibile scegliere tra una gamma molto vasta di caldaie a condensazione di diverse marche e prezzi. Il primo consiglio è quello di verificare che i suoi componenti essenziali siano di alta qualità, in modo da richiedere una minore manutenzione.

 

Dopo aver capito se comprare una caldaia a metano o a GPL in base alla fonte energetica più comoda nella propria zona, un altro suggerimento è calibrare attentamente la potenza del dispositivo alle proprie necessità quotidiane. In tal senso, occorrerà metterlo in relazione alla grandezza dell’immobile che dovrà servire.

 

In linea generale, nel caso la caldaia serva per il solo riscaldamento casalingo la potenza richiesta sarà minore, mentre quando è utilizzata anche per l’acqua calda sanitaria è meglio aumentare i suoi kW. Un indicatore per calibrare meglio la potenza è inoltre la quantità di utenze sanitarie presenti all’interno della casa: più “punti di prelievo” ci sono (rubinetti, docce ecc…), più la caldaia dovrà essere potente per rivelarsi efficiente e funzionale.

 

A proposito di efficienza, un altro aspetto da verificare sarà la presenza di sistemi di sicurezza e regolazione di alta qualità. È possibile infine acquistare caldaie con dispositivi in grado di controllare i propri consumi e provviste di altre tecnologie innovative, come il controllo a distanza e il wi fi, facilmente integrabili con i nostri smartphone e tablet.

 

Nel complesso, nella scelta della caldaia a condensazione più adatta ai nostri bisogni è sempre consigliato rivolgersi al parere degli esperti, dato che si tratta di un vero e proprio investimento a lungo termine da ponderare con cura.