L’ANNO DELLA SVOLTA PER EOLICO E SOLARE?
Record di produzione di elettricità da fonti pulite
Possiamo definire gli ultimi anni appena trascorsi come “l’anno della svolta per eolico e solare”? Nel corso degli ultimi anni, entrambe le fonti di energia hanno mostrato una crescita significativa in tutto il mondo.
E di sicuro, considerare gli ultimi due anni in tal senso, implica necessariamente un focus su sviluppo tecnologico, politiche governative, prezzi delle energie rinnovabili, consapevolezza pubblica ecc…
Alcuni potenziali elementi che contribuiscono e potrebbero contribuire a una svolta significativa includono:
- Avanzamenti Tecnologici: Lo sviluppo di tecnologie più efficienti e meno costose per l’energia solare e eolica può accelerare l’adozione di queste fonti di energia.
- Politiche Governative: Incentivi, sussidi e politiche di supporto alle energie rinnovabili possono giocare un ruolo fondamentale nell’accelerare la transizione verso l’eolico e il solare.
- Consapevolezza Ambientale: Maggiore consapevolezza e preoccupazione per le questioni ambientali possono spingere sia i governi che le imprese a investire in fonti di energia più pulite.
- Economie di Scala: Con l’aumento della produzione e dell’installazione di impianti eolici e solari, è possibile che si verifichino economie di scala, riducendo i costi complessivi e rendendo queste fonti più competitive rispetto alle fonti energetiche tradizionali.
- Riduzione dei Costi: Una continua diminuzione dei costi di produzione e installazione delle tecnologie eoliche e solari può rendere queste fonti più accessibili e competitive rispetto alle fonti di energia convenzionali.
- Risultati Globali: Eventi globali, come accordi internazionali per ridurre le emissioni di gas serra o per aumentare l’uso di energie rinnovabili, possono influenzare positivamente la crescita di eolico e solare.
Paesi in tutto il mondo stanno aumentando gli investimenti nelle energie rinnovabili e stabilendo obiettivi ambiziosi per ridurre le emissioni di carbonio. La transizione verso fonti di energia più pulite è un processo graduale, ma molte indicazioni suggeriscono che stiamo assistendo a un cambiamento significativo nel panorama energetico globale.
Le energie rinnovabili, soprattutto il solare e l’eolico, stanno attraversando un periodo di incredibile ascesa in tutto il mondo. La nuova sensibilità ambientale, unita a politiche che facilitano l’installazione di impianti rinnovabili per la produzione energetica sostenibile (dai grandi sistemi industriali ai piccoli impianti fotovoltaici pensati per le abitazioni private), stanno portando i loro frutti, come dimostrano sempre più studi.
Il risultato, nel 2022, è stato il raggiungimento di quello che gli scienziati chiamano un “punto di svolta”. In altri termini, parliamo del primo calo annuale nell’uso di carbone, petrolio e gas per generare elettricità al di fuori di una recessione globale o di una pandemia. Ma vediamo nel dettaglio quali sono stati gli avanzamenti più significativi nell’ultimo anno.
Il Global Electricity Review del 2023
Snocciolare i numeri di questa “rivoluzione delle rinnovabili” in corso ci potrà aiutare meglio a comprendere il loro impatto. Al riguardo, uno studio fondamentale redatto nel 2023 è il Global Electricity Review, un’analisi pubblicata annualmente e giunta alla sua quarta edizione.
Questo importante documento si propone di offrire un quadro chiaro e aggiornato dei mutamenti nella generazione globale di elettricità sintetizzando in modo realistico a che punto siamo nel processo di transizione energetica.
La risposta politica dell’Europa, per esempio, all’invasione russa dell’Ucraina nel 2022 è stata accelerare la transizione energetica. Attualmente, c’è un focus sull’abbattimento rapido della domanda di gas, contemporaneamente alla graduale eliminazione del carbone. Ciò implica che è in corso una massiccia espansione delle energie rinnovabili.
Nel 2022, l’eolico e il solare hanno generato un record di un quinto dell’elettricità nell’Unione Europea (22%), superando per la prima volta il gas fossile (20%) e mantenendosi al di sopra dell’energia da carbone (16%).
In particolare, il rapporto in questione analizza i dati relativi all’elettricità provenienti da ben 78 paesi, che complessivamente rappresentano il 93% della domanda totale di energia elettrica, comprendendo stime sui cambiamenti nella produzione residua. Inoltre, approfondisce la situazione dei dieci paesi e regioni che emettono più CO2, responsabili di oltre l’80% delle emissioni globali di anidride carbonica.
I numeri sono poi messi a disposizione del pubblico e delle istituzioni dando così la possibilità ad altri enti di condurre le proprie analisi indipendenti e contribuire ad accelerare il passaggio alla produzione di elettricità pulita.
Eolico e solare: inversione di tendenza
La produzione di elettricità è il principale fattore che contribuisce al riscaldamento globale, responsabile di oltre un terzo delle emissioni di carbonio.
Pertanto, l’eliminazione graduale di carbone, petrolio e gas in questo settore è considerata fondamentale per aiutare il mondo a evitare livelli pericolosi di cambiamento climatico.
Esaminando i dati dello studio Ember, salta subito agli occhi che l’anno scorso le fonti di energia rinnovabile hanno contribuito al 12% della produzione globale di elettricità, in aumento rispetto al 10% dell’anno precedente.
Malgrado un leggero innalzamento della soglia nell’uso del carbone, che ha portato le emissioni di elettricità a un livello record, gli analisti hanno previsti che per il 2023 la crescita dell’energia eolica e solare proporzionata ad un maggiore aumento della domanda e ciò inizierà a invertire la tendenza sui gas riscaldanti.
Questo dato ci incoraggia, perchè, analizzando l’anno appena trascorso, ci siamo resi conto di quanto questi dati ci indichino la strada verso un cambiamento: tuttavia
Le previsioni degli esperti
In altri termini, quando si smette di aggiungere i combustibili fossili per generare elettricità, si inizia a vedere una diminuzione delle emissioni. Dato l’attuale scenario, caratterizzato da una crescente elettrificazione (pensate per esempio al mercato delle auto elettriche) “ripulire” il settore energetico in questione ridurrà le emissioni anche in altri settori collegati, assicurano gli esperti.
La strada da fare per raggiungere l’obiettivo “net zero” è ancora lunga, se consideriamo che quest’anno il calo delle emissioni da combustibili fossili in campo elettrico sarà ancora minore dell’1% (si aggira intorno allo 0,3%). In prospettiva, però, gli scienziati ritengono che il calo sarà sempre più evidente, diventando a un certo punto esponenziale.
Una delle chiavi, in tal senso, sarà la diminuzione dell’uso del gas, che secondo il rapporto è leggermente diminuito lo scorso anno, con alcuni paesi come il Brasile che hanno visto un’impennata dell’energia idroelettrica che ha ridotto il loro uso di gas del 46% nel 2022.
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