Una società siciliana che, dalla fondazione 10 anni fa a oggi, è riuscita a realizzare un fatturato di oltre 50 milioni puntando su efficienza e risparmio energetico. Con uno staff giovane, esperto e motivato.
Intervista a Michele Bianco, presidente di A29
È un’azienda nata nel 2014, con sede a Mazara del Vallo, che in meno di 10 anni è stata capace di passare da zero a oltre 50 milioni di fatturato in un settore certamente dinamico, ma non fra i più facili. È A29, una società che oggi conta circa 180 dipendenti, mediamente giovani, tra cui un nutrito numero di ingegneri specializzati, che progetta e realizza in ambito residenziale, commerciale e industriale soluzioni energetiche innovative per ottimizzare i consumi energetici degli edifici.
I settori di intervento comprendono gli impianti a fonti rinnovabili, gli impianti di climatizzazione e trattamento aria, gli impianti di cogenerazione, l’isolamento termico degli edifici, i sistemi di building automation e, in generale, qualunque soluzione tecnica su impianti e strutture che garantisca l’ottenimento di risparmi energetici addizionali.
Al centro di questa attività, ormai diffusa nel 70% del territorio italiano, un’attenzione totale alla sostenibilità e al legame col territorio. Come orgogliosamente rivendica in questa intervista ad AB Review Michele Bianco, socio fondatore e presidente del CdA: “Lavoriamo ogni giorno per portare avanti una vera e propria rivoluzione green. Innovazione, sostenibilità ambientale e legame con la nostra terra sono le direttrici che
guidano il nostro cammino, favorendo l’accesso alle risorse energetiche sostenibili e migliorando la qualità della vita delle persone”.
Arrivare in soli 10 anni a 50 milioni di fatturato con 180 dipendenti partendo da Mazara del Vallo è certamente un risultato straordinario, che il mercato ha premiato. Ma come è nata la società e quali i suoi primi passi?
Tutto nasce dall’incontro tra me e l’ingegnere Giovanni Tumbarello. Io fan delle rinnovabili, lui tecnico con anni di esperienza alle spalle nel settore. Io lavoravo nell’azienda di famiglia, fondata da mio padre che si occupava di tutt’altro e credendoci fermamente ho investito tutto me stesso nel mondo delle rinnovabili. L’esperienza A29 parte, dunque, da questo incontro, con pochissime risorse e tanta passsione e si sviluppa in una fase iniziale della transizione energetica a livello mondiale. Iniziano poi una serie di incentivi che ci portano alla transizione 4.0, oggi 5.0, con strumenti che siamo riusciti a cogliere perfettamente. Nel corso degli anni abbiamo ottenuto diverse certificazioni aziendali tra cui la certificazione 11832, quella per Energy Service Company, società di ingegneria che si occupa di efficientare con strumenti statali aziende, privati e anche la pubblica amministrazione.
L’offerta si fonda su un obiettivo di fornitura di energia sostenibile e a basso costo. Come ha inciso questa scelta nell’approccio al mercato? C’è maggiore sensibilità delle nuove generazioni?
L’obiettivo di un’energia sostenibile a basso costo fa parte di una necessità concreta di risparmio delle famiglie. Oggi, infatti, efficientare significa risparmiare. Interventi di efficientamento che consentono un ammortamento in tempi rapidi, e quindi 25 anni di benefici in termini finanziari risparmiando su bollette elettriche o gas, portano a risparmi rilevanti. In passato le persone esitavano di più, perché non capivano bene i vantaggi delle innovazioni ma, grazie anche agli interventi fatti da grandi gruppi in aree come il fotovoltaico, l’eolico e altro l’interesse è aumentato parecchio. A questo hanno certamente contribuito gli aiuti pubblici, che permettono di ridurre il tempo di ammortamento a pochi anni e più le aziende risparmiano, più sale l’interesse. L’aiuto più grande è che una ESCO (Energy Service Company) come noi non fa anticipare nulla ai clienti fin quando l’impianto non è avviato e questo li fa sentir più salvaguardati. Abbiamo iniziato a lavorare a livello provinciale e regionale, e oggi copriamo 18 regioni su 20 sia nel B2C che nel B2B.
Come si articola la vostra funzione come general contractor?
Per superare dubbi o reticenze di qualche cliente o della PA, abbiamo costruito una rete commerciale diffusa su tutto il territorio e questo ci consente di coprire tutti i passaggi, dal permitting all’opera finita, senza far intervenire altri attori. Abbiamo anche creato una rete di installatori in subappalto, che lavorano per noi e rispondono solo a noi. Dall’inizio alla fine l’unico attore è A29: mutuata dall’esperienza dei lavori pubblici, abbiamo portato questa figura di general contractor anche nel privato, con un successo enorme.
Il cliente infatti si trova, dunque, a che fare con un soggetto unico che segue tutta la progettazione e la realizzazione. A29 serve segmenti diversi di clientela: quanto conta la dimensione?
Partiamo dall’individuo, da una signora che vuole rendere più efficiente la casa con un occhio molto attento al bilancio economico della famiglia. È stato abbastanza difficile, anche bollette alla mano, convincere questo tipo di persona, ma i risultati ci hanno dato ragione. Parlando di aziende, dobbiamo distinguere le PMI dalle grandi multinazionali. Le PMI sono state da subito più sensibili, mentre è stato più difficile lavorare con le multinazionali, che hanno una struttura piramidale e burocratica in cui si fa fatica a individuare l’interlocutore giusto. Abbiamo, dunque, impiegato più tempo a entrare in contatto con quel mondo ma oggi, anche grazie all’ottenimento di certificazioni nazionali, lavoriamo con multinazionali in diversi settori che variano dall’abbigliamento alle telecomunicazioni.
Come rispondete alle esigenze della PA?
Da qualche anno grazie al PPP (Partenariato pubblico privato) e all’EPC (Energy Performance Contract) la PA, da noi stimolata, è molto più aperta. Non si tratta più del classico contratto pubblico, in gara con vari attori: oggi ci sono dirigenti che si pongono l’obiettivo dell’efficientamento. Pensiamo a un dirigente scolastico di un comune che può arrivare a risparmiare 10mila euro in un anno nel riscaldamento della scuola. Dato che è responsabile di tutta la struttura, coi soldi risparmiati può migliorare l’intero edificio scolastico. Il risparmio determina un circolo virtuoso che poi porta i clienti a tornare da noi per cercare di sfruttare nuove possibilità di efficientamento. Affidarsi a un general contractor è molto più semplice, senza il problema dell’incarico e della gara che può essere molto complesso.
Quali sono le professionalità in organico?
Abbiamo nello studio tecnico 50 ingegneri, tutti a indirizzo energetico/meccanico/elettrico, con un’età media di circa 32 anni. Abbiamo, dunque, profili tecnici di età giovane che assorbono le direttive aziendali e profili senior che assumono ruolo da project manager dove l’esperienza la fa da padrona. Oltre agli ingegneri ci sono anche molte figure interne come commerciali, diretti installatori, diretti posatori di fibra ed amministrativi ecc… L’età media generale è intorno ai 41-42 anni.
Come siete arrivati alla decisione di estendere la vostra offerta alle telecomunicazioni?
Poiché i due campi sono molto in simbiosi, abbiamo intravisto un’opportunità commerciale. Su richiesta di una grossa azienda abbiamo avuto la possibilità di far crescere la fibra in Sardegna. Un’operazione che ha dato buoni risultati economici dato che in quella regione abbiamo già due sedi. Si è trattato di una proposta economica interessante perché le telecomuncazioni sono un settore molto ampio che ci ha permesso di diversificare su attività compatibili con quella energetica. Alla fine, abbiamo chiuso il 2024 con risultati eccellenti in termini di fatturato. Guardando ai prossimi anni, con il nostro piano industriale 2025 e 2026, prevediamo una crescita a doppia cifra ogni anno.
Perché avete deciso di strutturare l’attività come gruppo?
Qualche anno fa il nostro Consulente Finanziario Allianz Bank ci ha suggerito di strutturare un’architettura di gruppo in una sorta di mini-holding con un controllore e varie società controllate da A29 Invest Capital. Ogni società ha una propria specifica mission lavorativa – efficientamento privato, efficientamneto industriale, fibra e lavori pubblici – e tutte fanno capo ad A29. In qualche società controllata abbiamo inserito nostri giovani dirigenti come soci premiando cosi la loro dedizione al lavoro. È una scelta strategica e di vita cui siamo arrivati con molta fatica, partendo da zero con uffici e capannone in affitto e stipendi dei due soci sempre incerti. Oggi siamo orgogliosi dei risultati ottenuti e guardiamo al futuro con fiducia ed ottimismo.